Sì ai danni da malfunzionamento del semaforo
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Sì ai danni da malfunzionamento del semaforo
Sì ai danni da malfunzionamento del semaforo
Il semaforo non funziona e l’automobilista vittima di un incidente causato dal malfunzionamento dell’impianto ha diritto ad un risarcimento. Lo ha deciso la Cassazione, convalidando il risarcimento danni accordato a due automobilisti della provincia di Roma coinvolti in un incidente per colpa del cattivo funzionamento di un semaforo. Secondo la sentenza 14927/12 il semaforo segnava sempre verde verso le due direzioni contrapposte da cui provenivano i veicoli che si sono scontrati. Il Tribunale di Roma, modificando la decisione del giudice di pace, ha ravvisato la responsabilità concorrente della società addetta alla manutenzione e del comune proprietario della strada sulla quale è collocato l’impianto malfunzionante. Bocciata, invece, la richiesta della società di manutenzione che aveva tentato di rivalersi sugli automobilisti e sulle loro assicurazioni, chiedendo i danni provocati al semaforo nello schianto. La Cassazione spiega che «il Tribunale, sulla base del rapporto della polstrada, ha ritenuto che al momento dell’incidente l’impianto semaforico posto all’incrocio dove è avvenuto l’incidente era malfunzionante». Una circostanza, «confermata anche dalla deposizione di un verbalizzante». Quindi «il giudice di merito ha legittimamente ritenuto che il malfunzionamento del semaforo è stata la causa esclusiva dell’incidente». Da qui la condanna al risarcimento danni del comune «quale proprietario della strada», e della ditta, «sulla base dell’obbligo contrattuale di provvedere al controllo dell’efficienza tecnica dei dispositivi di accensione degli impianti semaforici».
Il semaforo non funziona e l’automobilista vittima di un incidente causato dal malfunzionamento dell’impianto ha diritto ad un risarcimento. Lo ha deciso la Cassazione, convalidando il risarcimento danni accordato a due automobilisti della provincia di Roma coinvolti in un incidente per colpa del cattivo funzionamento di un semaforo. Secondo la sentenza 14927/12 il semaforo segnava sempre verde verso le due direzioni contrapposte da cui provenivano i veicoli che si sono scontrati. Il Tribunale di Roma, modificando la decisione del giudice di pace, ha ravvisato la responsabilità concorrente della società addetta alla manutenzione e del comune proprietario della strada sulla quale è collocato l’impianto malfunzionante. Bocciata, invece, la richiesta della società di manutenzione che aveva tentato di rivalersi sugli automobilisti e sulle loro assicurazioni, chiedendo i danni provocati al semaforo nello schianto. La Cassazione spiega che «il Tribunale, sulla base del rapporto della polstrada, ha ritenuto che al momento dell’incidente l’impianto semaforico posto all’incrocio dove è avvenuto l’incidente era malfunzionante». Una circostanza, «confermata anche dalla deposizione di un verbalizzante». Quindi «il giudice di merito ha legittimamente ritenuto che il malfunzionamento del semaforo è stata la causa esclusiva dell’incidente». Da qui la condanna al risarcimento danni del comune «quale proprietario della strada», e della ditta, «sulla base dell’obbligo contrattuale di provvedere al controllo dell’efficienza tecnica dei dispositivi di accensione degli impianti semaforici».
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