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Verghereto, autovelox selvaggio: Giunta Camillini a giudizio

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Messaggio  Luca Ricci Mar Mag 21, 2013 6:40 pm

http://www.ilrestodelcarlino.it/cesena/provincia/2013/05/21/892156-autovelox-selvaggio-e-45-giunta-verghereto-giudizio.shtml

Verghereto, autovelox selvaggio: Giunta Camillini a giudizio

Ventuno persone tra amministratori, vigili urbani e legali rappresentanti delle ditte che avevano avuto in appalto il servizio sulla E-45, dovranno rispondere in tribunale di abuso d'ufficio, falso ideologico e falso materiale in atto pubblico

Verghereto (Forlì-Cesena), 21 maggio 2013 – Utilizzo indiscriminato dell'autovelox sulla superstrada E45 Ravenna-Orte. Per questo il gup del tribunale di Forlì Rita Chierici, su richiesta del procuratore capo Roberto Sottani e del sostituto Filippo Santangelo, ha rinviato a giudizio 21 persone, tra cui i membri della Giunta di Verghereto in carica sino al 2010, guidata dal sindaco Fedele Camillini (Udc).

Dovranno rispondere di abuso d'ufficio. Ma l'articolato capo d'imputazione prevede (con posizioni differenziate) anche i reati di falso ideologico e falso materiale in atto pubblico. In particolare vengono contestate la regolarità dell’appalto e la destinazione dei fondi ricavati dalle contravvenzioni.

Oltre agli ex amministratori, dovranno presentarsi in tribunale a Forlì anche i vigili urbani del Comune e i legali rappresentanti delle ditte che avevano avuto in appalto il servizio di autovelox: Tecnotraffico, Selectra, Euten e Compunet.

Le 'macchinette' installate sulla superstrada garantivano alle casse pubbliche centinaia di migliaia di euro ogni anno. Un’inchiesta analoga riguarda il Comune di Roncofreddo: il sindaco (tuttora in carica) Franco Cedioli del Pd, i suoi assessori e le altre persone coinvolte nelle indagini dovranno presentarsi al Gup il 30 maggio.
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Messaggio  Luca Ricci Mer Mag 22, 2013 12:41 pm

VERGHERETO
Autovelox fuori legge: 21 a processo

http://www.corriereromagna.it/cesena/valle-savio/2013-05-22/verghereto-autovelox-fuori-legge-21-processo

Rinviato a giudizio anche l’ex sindaco Camillini

CESENA. Abuso d’ufficio e falso in atto pubblico. Sono i reati di cui dovranno rispondere davanti al giudice di Forlì 21 persone, accusate di avere utilizzato in modo illegale l’autovelox sulla E45. A finire sotto la lente sono stati i controlli effettuati dal Comune di Verghereto, attraverso la propria polizia municipale ma al tempo stesso appoggiandosi a società esterne alle quali fu appaltato il servizio di rilevamento della velocità.
Ieri il giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Forlì, Rita Chierici, ha rinviato a giudizio il 71enne Fedele Camillini, sindaco di Verghereto fino al 29 marzo 2010, il suo vice Marco Bardeschi, gli assessori che lo affiancarono in quella giunta, altri assessori che erano in carica nel 2003 e amministratori e addetti delle ditte che si sono succedute nello svolgimento del servizio con autovelox per conto del Comune di Verghereto ).I rilievi mossi contro di loro dai pm Filippo Santangelo ed Antonio Vincenzo Bartolozzi verranno quindi esaminati in un’aula di giustizia, fino ad arrivare ad una sentenza.L’indagine ha preso le mosse da una querela presentata nel 2008 da Luca Ricci, delegato romagnolo dell’Automobile Club Padania, con l’assistenza legale dell’avvocato Massimiliano Nicolai, entrambi di Cervia.Dall’estate 2007 erano entrate in vigore delle norme che chiarivano che l’autovelox deve essere presegnalato e ben visibile. Per 6 mesi Ricci fece verifiche certosine lungo la E45, con l’obiettivo di capire se venivano rispettate queste nuove disposizioni. In quel periodo - riferisce - ebbe occasione di imbattersi in più occasioni in quelle che bollò come “imboscate” illegittime da parte di agenti che facevano un uso non consono dell’apparecchiatura per il controllo della velocità. In particolare, notò che la polizia municipale di Verghereto tendeva a collocare sulla superstrada dei cartelli di dimensioni troppo piccole per avvisare che erano in funzione gli autovelox, che oltretutto venivano spesso posizionati in punti nascosti.«L’obiettivo - attaccano Ricci e l’avvocato Nicolai - era solo fare cassa. Tutti ne traevano vantaggio. Il Comune aveva entrate enormi, che tra l’altro non usava per interventi di miglioramento della sicurezza stradale, come prescrive la legge, ma per fare quadrare il proprio bilancio. Le quattro ditte a cui l’amministrazione aveva affidato il servizio venivano pagate a suon di centinaia di migliaia di euro, mentre svolgere direttamente i controlli, invece che esternalizzarli, sarebbe stato molto più economico, visto che un autovelox costa tra 20 mila e 25 mila euro. Infine, anche gli agenti che usavano l’apparecchiatura ricevevano premi commisurati alle sanzioni fatte».Gli accertamenti disposti dagli inquirenti per tracciare il quadro accusatorio sono stati effettuati dalla polstrada di Forlì. Uno dei punti chiave dell’imputazione è la particolare formula scelta per il contratto sottoscritto (in seguito all’emanazione di un bando pubblico che fu delegato alla polizia municipale) tra il Comune di Verghereto e le società esterne incaricate di rilevare la velocità con l’autovelox: il corrispettivo è stato infatti determinato non in un canone fisso, ma variava in proporzione alla quantità di infrazioni sanzionate. Stando così le cose, l’accusa ha sostenuto che in realtà dietro quello che veniva presentato come un noleggio gratuito dell’autovelox se ne celava uno oneroso, «procurando ingiusti ed indiscriminati vantaggi patrimoniali per le imprese aggiudicatrici dell’appalto». Un’altra contestazione riguarda l’impiego degli introiti delle multe rifilate con l’autovelox: l’amministrazione comunale è infatti accusata di non averne destinato una quota ad investimenti a tutela degli utenti deboli della strada, come impone la legge.Ora la battaglia legale si è spostata in tribunale, dove nell’udienza già fissata per il prossimo 20 novembre Luca Ricci, in veste di rappresentante dell’Automobile Club Padania (associazione senza fini di lucro ed apartitica) depositeranno gli atti per la costituzione di parte civile di un folto gruppo di automobilisti multati. Per il momento sono una trentina, ma nelle prossime settimane si confida di raccogliere altre adesioni.L’indagine sull’uso dell’autovelox che ha coinvolto Verghereto non è l’unica portata avanti nel Cesenate. Ce n’è una “gemella” che riguarda Roncofreddo, per la quale è stata fissata l’udienza preliminare il 30 maggio.
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